Area BES
L’ I. I. S. "Enrichetta Usuelli Ruzza" di Padova da sempre molto sensibile in materia di integrazione scolastica, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) condivide in modo responsabile percorsi che cercano di rispondere alla complessità dei “bisogni educativi speciali” degli alunni regolarmente iscritti e frequentanti i diversi indirizzi scolastici.
Nell’ottica di una corretta inclusione che garantisca a tutti il diritto alla formazione, alle pari opportunità e alla partecipazione sociale, ogni anno i docenti di sostegno formulano nuove progettualità al fine di promuovere le risorse e le potenzialità di ciascuno, implica dei cambiamenti nel contesto, nei contenuti, nelle strutture e nelle metodologie individualizzate.
I Progetti che presentiamo desiderano offrire agli alunni disabili iscritti la possibilità di imparare facendo attraverso un’esperienza diretta, per sviluppare un'autonomia personale, potenziare e consolidare competenze di apprendimento, abilità relazionali e sociali (acquisendo una maggior sicurezza di sé e fiducia nelle proprie capacità) spendibili per il loro Progetto di vita.
Nello specifico i Progetti dedicati continuano ed ampliano l’offerta formativa già proposta con successo nei precedenti anni potenziando risorse e utilizzando strategie specifiche.
Operativamente si tratta di potenziare le abilità operative del “saper fare” arricchendo la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con conoscenze, capacità e competenze ulteriori valorizzando e sviluppando abilità specifiche di ogni allievo con disabilità facilitando l’orientamento e l’auto-orientamento per valorizzarne le propensioni, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.
La scuola ha un Referente Coordinatore per la FUNZIONE STRUMENTALE afferente alla DISABILITA’ in continuità con quanto svolto nei due anni precedenti con l’obiettivo di
Creare ottimali condizioni per l’integrazione che vada a beneficio degli alunni disabili, delle famiglie, dell’Istituto, del territorio per far si che l’integrazione si fondi sull’uguaglianza delle persone prevenendone e riducendone il disagio
Sviluppare comportamenti a favore dell’integrazione
Facilitare rapporti tra docenti
Facilitare collaborazione fra scuola – famiglia - territorio e realizzare piani educativi comuni
Facilitare operatività e scelte scolastiche in merito all’integrazione
DESTINATARI:
alunni, famiglie, docenti, dirigente scolastico
DURATA:
Durata intero anno scolastico
A seguito si riportano le attività già svolte che verranno riproposte secondo necessità:
Þ Attività di coordinamento per copertura per alunni H in caso di assenze docente sostegno, uscite, manifestazioni d’Istituto.
Þ Attività di coordinamento attività tra la Dirigenza, docenti specializzati, relazionando volta per volta al Coll Doc, con enti a supporto sul territorio con convocazione equipe-psicopedagogica per ogni alunno per rinnovo documentazione PEI e varie all’occorrenza.
Þ 6 Riunioni GRUPPO H con attività di coordinamento con colleghi di sostegno di cui oltre a presiedere la seduta ho sempre redatto il verbale, nella prima si è presentato il corpo docenti sostegno ai genitori, altre tenutesi in parallelo alle riunioni di dipartimento e durante i ricevimenti generali, in 2 di queste riunioni è intervenuta la Dirigente in altre se è coordinata l’attività redigendo tutti i verbali con protocollo
Þ 3 riunioni Gruppo di lavoro d’Istituto GLH art15 con attività di coordinamento, ad eccezione dell'ultimo in cui è intervenuta la Dirigente, anche in qs caso si è redatta verbalizzazione personalmente per tutte le riunioni con protocollo. Temi trattati: attività progettuali della scuola, agenzie sul territorio alle quali raccordarsi e modalità per farlo, raccolta necessità e problematiche varie relative all’hy, informazione legge DSA.
Þ Attività in collaborazione a progetti POF su attività di Orientamento in entrata e in uscita per integrare attività specifiche indirizzate agli alunni H in adesione al Progetto Istituto
Þ Monitoraggio continuo su rinnovo iscrizioni esistenti e nuove, promuovendo incremento attraverso partecipazione all’attività di “Scuola Aperta” con coinvolgimento utenza alunni H
Þ Attività di organizzazione 5 Mini-stage orientativi, creazione schede gradimento.
Þ Organizzazione Stage classi 3° 4° 5° in uscita, con adesione a progetto anno precedente con attività organizzativa facente parte del progetto, altri sono stati supportati con coinvolgimento SIL (struttura operante sul territorio), altri ancora, in modo autonomo accogliendo le richieste fatte dalle famiglie
Þ Avviso preventivo con lettera alle famiglie della scadenza e del rinnovo documentazioni
Þ Monitoraggio continuo ed aggiornamento per Richiesta Risorse anno scolastico 2012-2013
Þ Monitoraggio su certificazioni neo iscritti, e per alunni con nuove certificati
Þ Collaborazione e monitoraggio con docenti sostegno abbinati a classi in uscita per definizione prassi per esami qualifica e di stato
Þ Mediazione costante su tutte le attività didattiche, disciplinari, assistenziali (con assistenti ASL, comunità, famiglie)
Þ Mediazione con contatti tra famiglie ed enti per neo-alunni
Þ Partecipazione attività in equipe varie
Þ Partecipazione al una Conferenza tra Dirigenti in rappresentanza dell DS
Þ Predisporre per anno scolastico 2012-13 Richiesta Risorse CSA (all. 6 e all. 7)
Þ Compilazione scheda riassuntiva 2012-2013 con aggiornamento continuo da aprile ad oggi con ultima revisione fatta il 31 agosto presso ufficio IX UST
Þ Richiesta operatori alle varie ULSS di competenza e Provincia
Þ Coordinare contatti con personale operatore socio sanitario AULSS 16
RAPPORTI CON ALTRE ISTITUZIONI:
collaborazioni con AULSS 16
Centri di Riabilitazione e chi nel territorio si dedica all’integrazione
SIL,CTI,la Nostra Famiglia,centro DARI,scolarità precedente e successiva
VALUTAZIONE:
Si rende necessario un primo incontro nel mese di settembre per identificare il lavoro da svolgere durante l'anno scolastico per favorire lo scambio delle informazioni che porterà ad una crescita della formazione professionale dell'intero gruppo.
Incontri di monitoraggio delle attività svolte mensilmente con giorno ed orario da stabilire in gruppo
Referente Coordinatore di Progetto
Prof Raffaella Tesserin
DISTURBO DELL’ATTENZIONE ADHD
Il disturbo dell’attenzione sembra essere presente nella maggior parte dei casi ed essere il fattore centrale di questa sindrome. I soggetti che presentano questo problema sembrano avere la testa tra le nuvole, essere assenti o immersi nei loro problemi. Mostrano fugacemente interesse per qualcosa, per poi essere immediatamente catturati da altri stimoli presenti nell’ambiente circostante.
Questa frammentarietà dell’attenzione compromette l’apprendimento, lo sviluppo di abilità cognitive e comportamentali, nonché le relazione con gli adulti ed i compagni. Un’attenzione prolungata, per questi soggetti, provoca quasi sempre noia e stanchezza, hanno difficoltà a focalizzare un aspetto dell’ambiente o di un compito, lasciando in secondo piano gli stimoli irrilevanti (funzione figura/sfondo). Problemi ancor più vistosi si notano quando questi bambini e ragazzi devono “organizzare” l’attenzione di fronte a compiti complessi. In questo caso, criteri come la gerarchia delle sequenze, le priorità, l’analisi delle conseguenze, la memorizzazione delle strategie da seguire, il ricordo delle indicazioni ricevute; sembrano perdersi in un “caos” privo di regole e criteri.
Sintomi di inattenzione
1. Scarsa cura per i dettagli, errori di distrazione,
2. labilità attentiva,
3. sembra non ascoltare quando si parla con lui/lei,
4. non esegue le istruzioni, non porta a termine le attività,
5. ha difficoltà ad organizzarsi,
6. evita le attività che richiedono un’attenzione consistente e prolungata,
7. perde gli oggetti,
8. è facilmente distraibile dagli stimoli esterni,
9. dimentica facilmente cose abituali.
LINEE GUIDA Le regole base sono 5:
(1) Al bambino devono essere riferite regole chiare, concise e numerose. In classe, può essere applicato, sul banco del bambino, un foglio con alcune regole di base (alza la mano per fare una domanda, stai seduto durante le lezioni, etc). A casa, possono essere esposte sul frigorifero (stai seduto quando mangi). Quando possibile, è di aiuto esprimere le regole in modo positivo, enfatizzando l’attesa in termini di comportamento (“Tu dovresti rimanere seduto durante la lezione”), piuttosto che focalizzarsi su cosa non è permesso (“Non dovresti alzarti dalla sedia durante la lezione”).
(2) Le istruzioni dovrebbero rimanere concise. I compiti più lunghi dovrebbero essere suddivisi in step più piccoli. Questo permette maggiori opportunità per un feedback immediato (elogiare
dopo ogni successo). Quando le nuove abilità vengono acquisite, gli step verranno eseguiti consecutivamente dando luogo al compito originario.
(3) Le conseguenze del comportamento, sia positive che negative, devono essere aver luogo il prima possibile a comportamento avvenuto (preferibile immediatamente) e con maggior frequenza rispetto a quella che potrebbe essere utilizzata per un bambino non ipercinetico.
(4) Le strategie positive dovrebbero avvenire sempre prima di utilizzare tecniche di punizione.
(5) Per aiutare i bambini ad ascoltare un adulto e ad imparare ad apprezzare le relazioni tra il loro comportamento e le risposte di coloro che li circondano, le conseguenze verbali, sia positive (lode) che negative (rimprovero), dovrebbero iniziare con il nome del bambino e includere i riferimenti al comportamento in questione. Ad esempio, un complimento vago, come “ben fatto, Luca, grazie” è con maggior probabilità più efficace quando viene modificato in “Luca, ben fatto. Mi piace veramente quando metti a posto i giochi”. Lo stesso vale per i rimproveri.
7.5 Organizzazione della classe e delle attività
E’ molto importante per le problematiche presentate dall’allievo ADHD
organizzare lo spazio e il tempo. Ovviamente non esistono ricette precostituite, ma in virtù delle caratteristiche della situazione è bene tener presenti alcuni aspetti.
Ad esempio: la disposizione dei banchi e la vicinanza dell’allievo ADHD
all’insegnante è una variabile importante. L’essere al centro di molte
stimolazioni e lontano dall’azione dell’insegnante è controproduttivo.
La gestione dei tempi d’apprendimento rappresenta un altro fattore importante.
Tempi molto lunghi e che richiedono molti sforzi attentivi risultano problematici per l’allievo ADHD. E’ bene suddividere i compiti e gli esercizi in parti che richiedano alcuni minuti e che prevedano un riscontro chiaro ed immediato del risultato. L’Insegnante (o un compagno, in sua vece) deve fornire
immediatamente un feedback circa l’esito nel compito e ricondurlo sulla fase successiva. L’impulsività e l’iperattività porta spesso l’allievo ADHD a terminare con rapidità i compiti. Quando questo avviene, l’Insegnante non deve chiedere all’allievo di aspettare o guardare con più attenzione il compito, ma fornire immediati feedback per correggere eventuali errori o impegnarlo in nuovi esercizi o attività interessanti, anche se non pertinenti con il programma.
L’obiettivo è quello di non perdere la sua attenzione. Se questo avviene, il tempo per il recupero attentivo potrebbe essere lungo e richiedere molte energie da parte dell’Insegnante.
Qui di seguito vengono riportati alcuni suggerimenti dedotti da programmi d’intervento con bambini e ragazzi ADHD, che hanno fornito risultati positivi sia a scuola che a casa.
- Non tentare di ridurre l’attività, ma incanalarla utilizzandola per finalità accettabili.
- Usare l’attività come un premio.
- Creare delle routine di attività da avviare con istruzioni chiare.
- Non chiedere al bambino di aspettare, ma dargli un sostituto verbale o una risposta motoria da compiere durante l’attesa.
- Incoraggiare l’allievo a tirare fuori le sue capacità positive di leadership (creare dei ruoli).
- Diminuire la lunghezza del compito.
- Rendere i compiti più interessanti, anche attraverso l’uso di: episcopio, lavagna luminosa, ecc…
- Proporre compiti che vadano incontro ai suoi interessi.
- Proporre compiti che coincidano con il livello di apprendimento del bambino e con le sue attitudini.
10. Incrementare l’organizzazione del lavoro con l’uso di liste, diari,
11. Stabilire delle consuetudini per l’uso dei materiali della classe. quaderni di appunti, cartelline.
- Organizzare e strutturare l’ambiente.
- Insegnare le abilità di studio e di programmazione.
- Coinvolgere l’allievo nella soluzione delle sue difficoltà.
- Utilizzare il computer per favorire la sua attenzione e l’apprendimento. (anche con l’utilizzo di software specifici).
Tratto dalla C.M. ADHD 15.06.2010
In sintesi, si ritiene opportuno che tutti i docenti:
• predispongano l’ambiente nel quale viene inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione
• prevedano l’utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia (es. aiuti visivi, introduzione di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure di controllo degli antecedenti e conseguenti).
I docenti inoltre dovrebbero avvalersi dei seguenti suggerimenti:
1. Definire con tutti gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenere all’interno della classe.
2. Concordare con l'alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici da raggiungere nel giro di qualche settimana.
3. Allenare il bambino ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materiale necessario per la lezione del momento.
4. Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario.
5. Incoraggiare l’uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle , parole chiave per favorire l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’attenzione.
6. Favorire l’uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc.
7. Assicurarsi che, durante l'interrogazione, l'alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente.
8. Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo.
9. Comunicare chiaramente i tempi necessari per l’esecuzione del compito (tenendo conto che l’alunno con ADHD può necessitare di tempi maggiori rispetto alla classe o viceversa può avere l'attitudine di affrettare eccessivamente la conclusione).
10. Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma.
11. Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti.
12. Evitare di comminare punizioni mediante: un aumento dei compiti per casa, una riduzione dei tempi di ricreazione e gioco, l'eliminazione dell'attività motoria, la negazione di ricoprire incarichi collettivi nella scuola, l'esclusione dalla partecipazione alle gite.
13. Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti.
Testi utili e scaricabili gratuitamente:
Opuscolo AIDAI con indicazioni per insegnanti
http://www.aidaiassociazione.com/documents/Training_per_Insegnanti.pdf
Strategie per insegnanti AIFA Onlus
http://www.aifa.it/strategiescolastiche.htm; http://www.aifa.it/linkstrumenti.htm
http://www.aifa.it/scuolaeadhd.htm
Linee guida cognitivo-comportamentali
http://www.aidaiassociazione.com/documents/Linee_guida_ADHD.pdf
Elenco Centri Regionali di Riferimento per la Diagnosi e Cura dell’ADHD
http://www.iss.it/adhd/regi/cont.php?id=222&lang=1&tipo=2
Decreto 24/04/2007
http:///www.iss.it/adhd/docu/cont.php?id=250&lang=1&tipo=3
sito della SINPIA
www.sinpia.eu
sito dell’Airipa
www.airipa.it
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